Nel senso che ieri me l’ha chiesto un iscritto, anzi un’iscritta, alla Festa dell’Unità di Arcore (tutto vero).

La questione è semplice: sono sei mesi che si parla del Patto del Nazareno come se si trattasse del codice di Hammurabi, della Dichiarazione di Indipendenza di Philadelphia (visto che è il 4 luglio, quale migliore occasione) o di un testo sacro.

Capisco che vada per la maggiore, attualmente, la tradizione orale, ma sarebbe giusto sapere in che cosa consiste il Patto; se l’Italicum, secondo il Patto, deve rimanere così com’è (cioè pessimo); se il Senato del Patto è, per i contraenti del patto (novellato?), non elettivo; se davvero si è parlato di giustizia, e in che termini; se c’è dell’altro, nel Patto, per far sì che tutti ci si possa regolare di conseguenza.

Credo che sia giusto soprattutto nei confronti delle altre forze politiche e del Parlamento, nonché del Presidente della Repubblica, che attende con ansia le riforme, dopo due larghe intese andate a vuoto (anche per via del fatto che mancava il Patto e la sua scrittura).

Va bene anche la proiezione di slide, nel caso. Oppure un testo controfirmato da Vespa, tipo contratto con gli italiani. O ancora una serie di tweet, tipo #nazareno @matteo @silvio @denis.

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