Enrico Rossi mi risponde a proposito delle rottamazioni inconsapevoli con un commento a questo blog che mi pare doveroso pubblicare a tutta pagina, perché rispecchia perfettamente anche il mio pensiero:

Ciao Filippo,

Sono Enrico Rossi. Approfitto del tuo blog per un saluto e 2 considerazioni, anche se spero di incontrarti presto per uno scambio diretto, sono convinto che abbiamo più cose in comune di quanto si pensi, a parte l’età…

Come saprai mentre da tante parti si discute su come rinnovare il Pd in Toscana lo stiamo già facendo: da noi la media dei 14 segretari del Pd è  di 32 anni.  Ma più che l’età mi piace sottolineare l’entusiasmo e le capacità che stanno dimostrando. E guarda che lo stiamo facendo in Toscana: una regione dove da sempre siamo al governo ma non vogliamo dormire sugli allori e vogliamo dare mano a costruire il nuovo. Per questo abbiamo appoggiato convintamene tutte le candidature del centrosinistra in Italia e abbiamo festeggiato per la vittoria di Pisapia a Milano (finalmente!!!).

Non amo i modelli, tanto meno il modello Macerata, casomai mi convince di più il modello Tito Boeri. Così come non mi appassionano le disquisizioni semantiche tra «rottamazione» e «ricambio». Nella mia intervista dico “che il Pd deve promuovere un ricambio dei gruppi dirigenti, che i cicli si chiudano per tutti (compresi quelli che ci hanno fatto vincere e perdere negli ultimi 15 anni)  e che oggi c'è bisogno di forze nuove”.

Mi interessa di più il cosa fare per risolvere i problemi del Pd e soprattutto quelli dei cittadini. Noi ci stiamo provando: appoggiando convintamene tutti e 4 i referendum, varando un progetto per l’autonomia dei giovani da 300 milioni, con stage e tirocini retribuiti per combattere lo sfruttamento, scegliendo un modello d’accoglienza ai profughi basato sull’umanità e non sul filo spinato, abolendo l’indennità nei CDA delle società pubbliche e introducendo un gettone di presenza di 30 euro ed entro luglio vareremo una legge per consentire al privato sociale (associazioni e cooperative di cittadini-utenti) di partecipare alla gestione dell’acqua e non solo…

Come sai, essendo membro della direzione nazionale del PD e consigliere regionale, il lavoro non manca e allora – credo che sarai d’accordo – meglio darsi da fare che polemizzare. Personalmente ho apprezzato molto il tuo impegno per Pisapia, continuiamo su questa strada. Saluti, Enrico Rossi. 

Come già nella precedente puntata, anche questa volta mi sono sentito chiamato in causa e non capivo il senso della polemica rivolta contro di noi con argomenti analoghi a quelli da noi adottati. E ho voluto precisare, ancora una volta, che Rossi e il vostro affezionatissimo, in realtà, dicono le stesse cose: sul ricambio netto del gruppo dirigente, sulla fine di un ciclo politico, sulla politica 'periferica' da valorizzare città per città, sui costi e sui casti. E anche sui modelli, perché Boeri piace a entrambi. E siamo d'accordo, l'ho scoperto leggendo il Sole di ieri, anche sui quattro referendum, per quattro sì, e per una politica del Pd attenta ai servizi di pubblica utilità.

Ah, mi chiamo Giuseppe. Per il resto, siamo d'accordo, caro Enrico, su tutta la linea.

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