Mi scrive Beppe Guerini rispetto al voto della Camera di ieri:

L’approvazione della delega al governo affinché venga abrogato il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato (il cosiddetto reato di clandestinità) è certamente una buona notizia.

Viene cancellata una norma ingiusta, incompatibile con la nostra tradizione e cultura giuridica e per di più completamente inefficace, addirittura dannosa (basti pensare all’impiego massiccio di forze dell’ordine e alle spese per la celebrazione di migliaia di processi inutili in radice).

Effettuata questa doverosa “manutenzione” della normativa, rimangono da realizzare progetti decisamente più ambiziosi e altrettanto necessari: tra i primi, la modifica della legge sulla cittadinanza (vedi alla voce ius soli) e una riforma complessiva della disciplina sull’immigrazione.

Non solo perché la Bossi-Fini ci ripugna, ma anche perché ha fallito e ora tocca a noi trovare soluzioni che coniughino equità ed efficienza.

P.S.: l’introduzione della norma risale alla discussione in Senato: erano gli ultimi giorni del governo Letta. Allora, a destra, qualcuno non la prese benissimo.

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