Passerà forse il 60-40 per i capilista. In ogni caso, con le candidature plurime e senza l’obbligo della alternanza, è semplicissimo tornare al 70-30 complessivo. E anche peggio. Soprattutto se chi vince, che distribuirà più seggi e non solo i primi della lista, non sarà attento alla parità come non lo è stato oggi.

Ci potrà essere una donna capolista, infatti, e poi tutte le altre in fondo, perché è stata bocciata l’alternanza secca uomo-donna, nel voto che ho riportato qui sotto e nei successivi.

Ricordo tra l’altro che tutti i leader (o quasi) sono uomini, e le candidature plurime sono cosa loro. Da gestire con intelligenza, per favorire chi sanno loro.

La retorica di queste ore è sconfortante. E sa di presa in giro.

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