Cresce l’imbarazzo sul caso De Girolamo e molti chiedono a me di chiedere le dimissioni del ministro.

Siccome mi sono già speso inutilmente sui casi precedenti, Alfano (tornato d’attualità per le dichiarazioni di Procaccini, che confermano le ombre di luglio) e Cancellieri (con le polemiche che attraversarono il congresso del Pd e per cui mi feci insultare da tutti voi, a nome e per conto di colleghi più scaltri di me), questa volta facciamo così: io le dimissioni non le chiedo, così magari qualcuno le dà.

Una via scaramantica alle larghe intese, insomma.

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