Arrivo ora a Trapani, con Danilo, in un posto che solo in Italia, il mercato dei pescatori, le mura, il mare davanti e dappertutto, nell’aria.

A Palermo tante persone, padri e figli, una signora delusa che si commuove, una birra dedicata a Bersani attaccato in modo vigliacco da Renzi (non è della politica italiana dimostrarsi amici di chi perde, peccato), un pensiero a Prodi che verrà a votare (la più bella notizia delle ultime settimane), una battuta folgorante di Crozza che mi raggiunge: dice che quelli che non si staccano dal divano voterebbero per me e speriamo si stacchino), una telefonata dal call center di Cuperlo (domani li vado a trovare a Cagliari, così mi faccio dire come cavolo fanno ad avere il mio numero), un attacco vergognoso di Grillo a una giornalista (e a tutti i giornalisti), le ultime idee condivise con lo staff più pazzo e geniale del mondo: insomma, una campagna congressuale strepitosa che abbiamo già vinto, che ci ha appassionato e divertito, come quando eravamo tutti ragazzi.

Domani si riparte da Birgi, verso la Sardegna: Sassari, Oristano e Cagliari, alternando parole e silenzi, in una regione colpita duramente, in cui tutto si concluderà e ricomincerà, di nuovo.

Volevo dirvi grazie, a tutte e a tutti. Una cosa così, in Italia, era parecchio tempo che non si faceva. È il merito è tutto vostro. Credeteci, perché sarà una bella domenica.

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