Mina Canarini, iscritta al Pd, e i 101 giorni del governissimo.

I 101 giorni di una persona qualunque che vive ogni giorno una vita normale.

Se ti va male accendi la tv, leggi i giornali e stai sulle notizie politiche… 101 giorni da digerire, che appillano si direbbe da queste parti, 101 giorni da smacchiare, da cui allontanarsi, che allontanano che separano, che castrano sogni e desideri, speranze e visioni, che fanno vacillare le incerte certezze a cui ti eri aggrappato. 101 giorni che ripeti il solito tormentone come una cretina… ma no, dai… ma non è possibile. 101 giorni che dici Peccato Davvero… 101 giorni che ne succede una al giorno… 101 giorni che vorresti tornare indietro… 101 giorni che dici… questa volta sarà l’ultimo tentativo… 101 giorni che… il congresso quando ci sarà?

101 giorni che… ce la farò a pagare il mutuo e il nido a 700 euro? 101 giorni che… quante ore di sostegno daranno alla mia bimba autistica? 101 giorni che… mi toccherà l’incarico annuale a scuola quest’anno? 101 giorni che… mi rinnoveranno il contratto? 101 giorni che… quanti curricula dovrò inviare? 101 giorni che… calano i consumi? Ma che calano gli stipendi e gli stipendiati chi lo dice? 101 giorni che ti girano perché… se noi siamo così tanti perché contiamo per 101?

101 giorni che… la vita delle persone normali va avanti nonostante i 101… siano giorni o persone… con 101 ostacoli sulle spalle, quegli ostacoli che dovrebbero essere rimossi soprattutto da coloro che quegli ostacoli non ce l’hanno sulle spalle, ma che invece non hanno occhi per vedere, offuscati da 101 impedimenti.

Se invece ti va bene son 101 giorni, tutti uguali, persi nel solito trantran, che sperde speranze e ottimismo, che disperde impegno e passione. Se ti va bene il postino non ti suona neanche una volta, perché se suona è sicuramente qualcosa da pagare. Se ti va bene le bollette stanno attaccate al calendario ma sai che magari con un po’ di ritardo, ma le pagherai, se ti va bene rispondi all’operatore di telecom che ti segnala che la bolletta è scaduta da 10 giorni… che fa? Ha intenzione di pagarla entro 2 giorni? Se ti va bene dici sommessamente… certo e meno male che non c’è il video telefono, che ti vedrebbero imbarazzata e colpevole e ti senti impresentabile. Se ti va bene la macchina resiste, una vecchia Fiat punto che resiste e ti porta dove devi andare. Se ti va bene non ti si rompe un dente, non si guasta la lavastoviglie o l’aspirapolvere. Se ti va bene puoi andare a cena con Groupon, ma si, anche dal parrucchiere. Se ti va bene puoi fare la fighetta snob, radical chic e non seguire la moda, tirare fuori vestiti dagli armadi e rimodernarli, dire che stai meglio vestita casual.

Se ti va parecchio bene, e qui siamo nel paranormale, hai un lavoro stabile, regolare… si vabbé hai il mutuo da pagare, ma finché c’è la salute sei in una botte di ferro. Se ti va bene dici che non hai uno spirito di viaggiatrice e preferisci stare a casa, tanto con internet puoi girare il mondo.
Se ti va di lusso abiti in un territorio che ti rende tutto più facile, perché ti offre la possibilità di impegnarti, di appassionarti, di godere con tutti i sensi…esci in bicicletta o a piedi col cane e vai nel parco, al mare, e il tuo sguardo si perde nello sguardo di chi incontri, in una stretta di mano, in uno scambio di pensieri, nella bellezza del paesaggio che ancora (r)esiste, nei colori, nei profumi e ti prende un’illogica allegria.

101 giorni uguali ad altri 101 e ancora… all’infinito… se ti va bene… ti accontenti, perché si sa… chi si accontenta gode… in un modo o nell’altro.

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