Lo scrive Piero Ignazi su Repubblica:

È vero che il Partito democratico fatica a decidere qualunque cosa ma almeno potrebbe ritrovarsi unito nello sconfessare il gioco di rinvii e di rimandi con cui si seppelliscono le ipotesi riformatrici della legge elettorale. L’invenzione dilatoria degli ultimi giorni è quella di costituzionalizzare il sistema elettorale. Una insensatezza tipica del genio politico italico.

[…]

Il Partito democratico ha fin qui dimostrato scarsa capacità propositiva su praticamente ogni terreno. Almeno metta le proprie impronte digitali sulla riforma elettorale cancellando una norma così impopolare.

Ecco, come ripeto fin dall’inizio di questa storia, sganciamo la legge elettorale dal percorso delle riforme e dotiamoci di un sistema dignitoso, che superi il Moby Pig, e ci renda tutti più liberi. A cominciare dal governo, che si sottrarrebbe al solito ricatto quotidiano.

Come si può evincere anche da questa storia, le alternative ci sono eccome. Fare una legge elettorale in tempi brevissimi, lo è.

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