Lucrezia Ricchiuti, senatrice del Pd.

“Fighetta”, “mammina di civati”. È quello che sarei per un senatore mio collega un po’ nervoso e agitato. “Che gente è questa?” Chiede nervosa un’altra collega, riassumendo in gente io puppato e tocci.

Cari colleghi, sono di sinistra, figlia di operai, studi superiori e una laurea triennale, sposata con due figli, prima lavoratrice dipendente e poi in proprio, media intelligenza, una discreta esperienza politica come consigliere e poi come amministratrice.

Ho sempre detto quello che pensavo, ho sempre finanziato io la politica e mai la politica me, ho sempre lavorato e guadagnato anche tanto, rispetto le regole e pretendo che gli altri le rispettino, non ho mai guardato in faccia chi denunciavo sia pubblicamente che davanti ai pm o ai carabinieri.

Sono stata da studentessa in lotta continua e sono iscritta dal 1979, prima pci oggi pd. Ho lavorato tanto per il pci, pds, ds, pd. Ho sostenuto Marino al congresso. Non appartengo a nessuna corrente.

[…]

Ho preso quasi tremila preferenze alle primarie e sono arrivata in senato.
SONO UNA COME TANTE E TANTI. SONO UNA DEI TANTI MILITANTI DEL PD.

E sono stufa di essere considerata diversa solo perché non ho votato il governo della pacificazione con alleato il partito che ho combattuto da sempre e soprattutto in campagna elettorale.

Mai con il Pdl ho detto per mesi. Non ho votato questo governo perché nella casa dell’ex presidente del consiglio ad arcore ha risieduto vittorio mangano definito un galantuomo.

Sono considerata diversa perché volevo Prodi presidente e voglio sapere chi sono i 101 traditori.

Sono considerata diversa perché ho votato la mozione Casson che chiedeva la sospensione del programma F35.

Sono diversa perché Angelino Alfano non può fare il ministro dell’interno dopo il rapimento della mamma e della figlia kazake.

Ecco chi sono. UNA COME TANTE E TANTI.

E sono contenta di essere considerata fighetta alla bella età di 57 anni.

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