In poche ore, i grillini rinunciano ad avere un assessore a Roma e attaccano violentemente il Pd in aula, parlando della sua mozione come di una supercazzola (letterale).

La linea non cambia: nessuna alleanza con nessuno, sono tutti uguali, solo il MoVimento rappresenta la lettura corretta della realtà, non ci interessano le contraddizioni altrui, nemmeno quando potrebbero portare a qualche risultato, no, noi andiamo dritti per la nostra strada.

La posizione è legittima e legittimata dai pasticci combinati dal Pd e su questo penso di essere stato chiaro più di altri.

Quello che mi chiedo è, banalmente, a che cosa serva. Mi spiego: senza l’attacco del gruppo parlamentare, i deputati del Pd che avrebbero dato la loro astensione sulla mozione sui caccia F-35 sarebbero stati il doppio. E quattro volte i firmatari della mozione, che nel Pd erano una sparuta minoranza. Troppo poco e troppo pochi, secondo qualcuno, d’accordo, ma avrebbero consentito una presa di posizione molto più significativa per il futuro: così, invece, hanno vinto quelli che agli F-35 sono affezionati. E che li vogliono prendere tutti o quasi.

A pensarlo non sono solo io, ma anche gli amici e compagni di Sel, che si sono scocciati parecchio. E a pensarlo sono quelli che come me vorrebbero vedere notevolmente ridotti gli stanziamenti per gli F-35 e per le spese militari.

Lo stesso vale per la giunta Marino: se a decidere fosse stata la rete (a cui curiosamente ci si appella solo quando la rete sembra autorizzare la linea dura), probabilmente un assessore a cinque stelle ci sarebbe, a Roma.

Capisco che la mia sia una posizione di minoranza nel Pd (e anche nel M5S, dove prevalgono i massimalisti, diciamo così), ma a me interessa solo la sostanza. E la sostanza in politica è certamente dire le cose che ci sembrano giuste, ma è anche cercare di farle passare, le cose che ci sembrano giuste.

La testimonianza è una cosa bellissima, ma – come già per il governo e per il Presidente – sarebbe bello anche vedere qualcosa, essere elementi di quel cambiamento che tutti dichiarano essere l’unico faro del proprio progetto politico.

Il Pd è timido e indeciso, legato al Pdl in una maggioranza innaturale e poco concreta (finora pochissimo) e ne sbaglia parecchie, ok. Secondo me, ne sbaglia parecchie anche il M5S.

Poi dopo prendetevela con me, ma da qualche parte del vostro firmamento sapete che ho ragione. E che anche queste contraddizioni prima o poi esploderanno e brilleranno come fanno le supernove. Lassù, in un cielo molto scuro.

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