Pare che ieri sera la riunione del M5S sia finita tardi, che nessuno abbia spiegato chi e come avrebbe avviato la famosa compravendita di parlamentari, che lo streaming si sia interrotto, che meno della metà dei parlamentari abbia votato a favore dell’espulsione di Adele Gambaro (79 su 160), che ulteriori espulsioni attendono altri esponenti (se tanto mi dà tanto, anche Paola Pinna non è messa benissimo).

I toni sono quelli della Chimera di Vassalli, ovvero di un bel libro di Sergio Luzzatto, dedicato al fratello minore di Robespierre (letture, entrambe, consigliatissime, a prescindere).

Se volete la mia, tutto questo spettacolo non proprio edificante non favorisce nessuno: anzi, non fa che riaffermare che il M5S ha scelto e ribadito di starsene per i fatti propri, garantendo alle altre forze politiche di fare il bello e il cattivo tempo.

E mentre Letta è da Obama, e Berlusconi dice che l’Europa non ci espellerebbe se superassimo il drei-punkt-null, il M5S espelle Adele Gambaro. Questione di punti di vista.

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