Come scrivevo ieri, Grillo cerca di sfondare a sinistra. I delusi del Pdl sembrano essere diminuiti parecchio, Berlusconi è più vivo che mai, mentre quelli del Pd non si contano più. E allora il M5S torna alle origini e si occupa (nel senso di Occupy) di noi. Come aveva fatto Grillo dal 2007 in avanti.

Il famoso scouting di Bersani si rovescia e Grillo invita i giovani del Pd a stracciare la tessera, a passare con lui, per via dell’acqua pubblica, della scuola (pubblica anche quella) e del lavoro, dice. Parla di Prodi e Rodotà e di prese per il culo. Colpisce dove fa più male.

Lo dico per l’ennesima volta: se il Pd non rompe con il Pd che abbiamo visto nelle ultime settimane, le conseguenze saranno micidiali.

Se il Pd non cambia schema, non chiarisce le sue posizioni e non cambia gruppo dirigente, l’astensionismo sarà la prima risposta. E non ci sono bastate le delusioni registrate nelle urne (che venivano da lontano), no: già che c’eravamo, abbiamo deciso di crearne di nuove.

Ci vuole lo scotch, per le tessere del Pd. Uno scotch fatto di passione e di coraggio, di cambiamento e di coerenza. Perché, dopo aver mancato il governo del cambiamento, quel cambiamento (mancato, appunto) deve riguardare il Pd. Ed è già troppo tardi.

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