Lorenzo mi scrive:

Ciao Pippo, sono un (neo)iscritto del PD, ho preso la tessera lunedì sera, all’auditorium di Lambrate, dopo l’incontro-intervista che ti ha visto protagonista.
Ho fatto la tessera dopo anni di pressing del mio amico Elia, con cui forse hai parlato qualche volta.
Ho fatto la tessera nonostante quello che è successo negli ultimi mesi, la non-campagna del PD, i risultati elettorali disastrosi, la tragedia in tre atti dell’elezione del Presidente della Repubblica, culminata nella conferma impotente di un quasi-novantenne.
Mi sono iscritto nonostante le dichiarazioni di infimo livello che ormai sembrano far parte del bagaglio culturale dei dirigenti Pd: quelle sui parlamentari “pilotati” da Twitter, quelle di Grasso sullo ius soli e l’invasione di donne incinte, quelle, sempre di Grasso, sulle leggi da approvare “per difenderci dal web”.
Mi sono iscritto nonostante il Pd abbia varato il secondo Governo col Pdl nell’arco di due anni, nonostante il Ministro dell’Interno si possa permettere di partecipare ad una manifestazione contro la magistratura senza essere cacciato a pedate nel culo.
Mi sono iscritto, infine, nonostante sia stato preso per un master in Olanda, che inizierà a settembre e che quindi mi vedrà lontano dall’Italia per almeno un anno.
Mi sono iscritto perché credo che, se veramente si vuole realizzare il progetto originario del PD, se veramente vogliamo andare oltre la divisione delle poltrone tra ex-DS ed ex-Margherita, questo sia il momento giusto per cercare di dare il proprio contributo.

Ecco, fatelo anche voi. Perché continuare a chiedere il Congresso aperto, come stiamo giustamente facendo (ci tornerò presto), non significa che non ci sia bisogno di nuove adesioni al Pd. E di nuove forme di adesione e di partecipazione, soprattutto.

Al nuovo segretario nazionale chiederò uno sconto, sul costo della tessera, come ho già avuto modo di chiedere in passato a Bersani (senza successo). Soprattutto perché, lo ripeto perché ne sono convinto, il Pd sarà salvato dai ragazzini ed è giusto che il Pd consenta a tutti, in un momento come questo, di partecipare.

E quando il titolo precipita, è il momento di farsi avanti, di occupare uno spazio che è stato interpretato come sappiamo, di fare pressione.

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