Conosco e stimo da anni Walter Tocci e mi piace moltissimo poter collaborare con lui.

Guardate che cosa dice e scrive oggi:

La vera garanzia è una rottura col passato. Una donna al Quirinale proprio perché mai eletta prima. Oppure un ex-presidente di organi di garanzia, come Rodotà o Zagrebelsky, per ritrovare la sovranità della Legge troppo a lungo piegata in alto e in basso dall’arbitrio di pochi. Oppure Romano Prodi, rimasto vittima di atti eversivi, come le infamie di Telekom-Serbia e la compravendita di parlamentari, che in altri paesi avrebbero condotto in rovina i responsabili.
Sono solo esempi per dire che da certe scelte sul Quirinale può nascere un clima molto più favorevole al governo di cambiamento che andiamo cercando. E a quel punto si potrebbe tentare di mettere davvero alle strette Grillo, che è certamente un comico non meno inquietante di Berlusconi, entrambi espressioni dell’invenzione maligna che ricorre nella storia italiana, ma, seguendo Machiavelli, o si scioglie l’avversario o si tratta. Finora non abbiamo trovato la misura giusta, oscillando tra poco dignitose disponibilità, come l’incontro in streaming, e inutili strali sul populismo. Occorrono scelte concrete che costringano il movimento Cinque Stelle nel dilemma tra contribuire positivamente o perdere i consensi.
Bersani rimane il nostro candidato ma egli stesso, da persona generosa quale è sempre stata, non esclude altre soluzioni. Per liberare Milano rinunciò a salire sul palco facendo vincere Pisapia e disse che il Pd è un’infrastruttura per il cambiamento. Anche oggi una personalità autorevole del centrosinistra, non necessariamente di partito, sarebbe una proposta dirimente. O fa il governo o aumenta i voti alle prossime elezioni.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti