Ho letto l’intervista a un deputato del M5S, che potrei sottoscrivere.

C’è da capire se queste prese di posizione sono così isolate o se la dialettica diverrà pubblica e comprensibile anche a chi non fa parte del gruppo dei grillini (che non vogliono essere chiamati così, ma di fatto fino ad ora lo sono stati fino in fondo). Da questo dipendono molte cose e, secondo me, dipende anche il futuro del M5S.

Perché il vuoto che il M5S ha occupato, come hanno scritto tutti i commentatori dopo le elezioni, sta diventando a sua volta un voto da occupare di nuovo. Da parte di qualcun altro. E non è né malizioso, né umiliante chiederselo. Anche perché, in questi giorni, si decideranno almeno tre cose: chi sarà il Presidente della Repubblica, se ci sarà un governo di cambiamento, se si andrà a votare. E a me non sembrano quisquilie.

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