E forse finisce presto: non bisogna corteggiare né inseguire nessuno, bisogna fare le cose bene, meglio che si può. Scelte di alto profilo che rispondano al risultato elettorale che ci ha portati qui e al bisogno di cambiamento che attraversa il Paese. Senza forzature, senza fughe in avanti, né passi indietro.

È difficile ma non impossibile. Ed è l’unica cosa che possiamo fare, oltre che la più corretta. E quella che i nostri elettori sentono come necessaria.

Se andremo avanti sarà come il volo del calabrone, a sentire tutti gli strateghi. Quelli di sempre, che forse è venuto il momento di cambiarli, anche gli strateghi. Ora facciamo del nostro meglio, il resto si vedrà.

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