Quando cambia il tempo: era il 2010, ci si preparava al 150° e a cambiare un po’ di cose di quella stagione politica che sembrava non finire mai. E che oggi puntualmente si ripresenta, senza nemmeno usarci la cortesia di cambiare i protagonisti.

Un viaggio da Torino a Marsala, a cavallo di una C3 ormai da rottamare (che proprio Marsala, da allora, si chiama), passando per Arcore e Pontida, per l’Ilva di Taranto, per Fondi e la mafia, per le quote latte a Mantova e gli stranieri a Reggio Emilia, per l’ambiente dimenticato un po’ dappertutto. Insieme a sua sorella, la cultura.

«Alla fine di un viaggio c’è sempre un viaggio da ricordare»: anche quando se ne inizia uno nuovo, vale la pena di recuperare le tappe precedenti, soprattutto se sono cariche di senso presente come quelle di un secolo fa. Che poi era il 2010. E non è che le cose siano cambiate del tutto. Anzi.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti