Abbiamo presentato alla Guardia di Finanza la rendicontazione dell’attività istituzionale, a seguito dell’inchiesta che ha riguardato i consiglieri di altri gruppi, dal 2008 a oggi. Inchiesta salutare che ha già fatto molto scandalo e che servirà (quantomeno) a responsabilizzare gli amministratori pubblici di ogni ordine e grado.

Come scrivevo qualche tempo fa, per quanto mi riguarda, per le spese di rappresentanza non compare un euro.

Nessuna spesa per pranzi o cene, né per me, né per altri.
Nessuna spesa per acquisto di beni per me o per altri.
Inoltre, nessuna spesa per rimborsi chilometrici, dentro e fuori il territorio regionale.

Sulla mia nota, ci sono spese di trasferimento pari a poco più di duemila euro in cinque anni collegate a trasferte fuori dalla regione (l’85%) e a passaggi taxi in città a Milano (il 15%), pari a una cifra che, nel suo complesso, si attesta intorno all’euro al giorno.

Ogni spesa di questo tipo è stata puntualmente rendicontata (in trasferte di cui spesso coprivo personalmente gran parte della spesa).

Inoltre, le spese rendicontate si riferiscono a voci che costituiscono una piccolissima parte delle centinaia di viaggi totali, fuori dal ‘mio’ collegio elettorale che non prendo nemmeno in considerazione, di cui mi sono fatto carico e che trovate qui sotto (per quanto riguarda gli ultimi tre anni):

2010: 99 località;
2011: 129 località;
2012: 102 località.

Soltanto in Lombardia, nel dettaglio, sono state 81 le località frequentate negli ultimi tre anni nella mia attività politica, per cui ovviamente nessuna spesa è stata imputata al gruppo.

Per quanto riguarda le spese di comunicazione, per i convegni e per la rendicontazione dell’attività istituzionale (spese sostenute direttamente dal gruppo, ma a me riconducibili), si tratta di una cifra di circa cinquemila euro all’anno (che sarà il gruppo a dettagliare).

Con l’occasione, dal momento che ci rendiamo ‘conto’, rendiamoci tutti i conti.

Circa novemila euro è la cifra che ricevo al mese come consigliere regionale.

Ogni mese, al Pd, destino duemila euro.

Nell’ultimo anno (2012), ho speso (di tasca mia) per promuovere le iniziative politiche che conoscete, di carattere regionale e nazionale, circa quarantamila euro (senza considerare i viaggi sopra citati).

Questo è quanto.

P.S.: qui la nota del capogruppo.
P.S./2: le spese sono sostenute ai sensi della legge regionale 34/1972: «al fine di assicurare l’espletamento del mandato consiliare è riconosciuto ad ogni gruppo il contributo mensile di cui alla tabella 1 anche per le spese di formazione, aggiornamento, consulenze esterne occasionali, documentazione, rappresentanza, divulgazione e accesso e utilizzo delle nuove tecnologie».

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