L’amaca di Michele Serra, oggi, va immediatamente condivisa. Perché è venuto il momento di sospendere le pubblicità dedicate al gioco d’azzardo, quello “spicciolo”, da bar dello sport, perché “è diventato una piaga sociale di primo livello, spremitura dei deboli, deriva psichica, distruzione di vite individuali e familiari”.

Sono un milione gli italiani ludopatici: fare qualcosa per loro è un imperativo politico.

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