Ma dove li trovava 200.000 euro un assessore regionale per fare campagna elettorale, comprando i voti?

Perché se fosse confermato, oltre al coinvolgimento diretto della ‘ndrangheta, mai così dichiarato e grave, ci sarebbe da capire perché per prendere 10.000 voti si spendano certe cifre. E da dove provengano, questi finanziamenti.

Come già per il caso Ponzoni, di cui si legge, tra le carte dell’ordinanza, che avrebbe speso un milione e mezzo di euro per la sua campagna, vale la pena di ricordare che la legge prevede un tetto alle spese per i candidati in Consiglio regionale.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti