Allora, Boni ha fatto come Penati, e con qualche giorno di ritardo se proprio vogliamo sottilizzare.

Rizzi è stata sostituita per la sua vicinanza magica al Trota.

L’unico che è stato sacrificato sull’altare padano è il Trota, che ha lasciato il Consiglio per dare un segnale forte.

Il segnale forte è questo: coprire l’anziano padre. Fargli da scudo. Che fa molto medioevo. E devo dire che, almeno in questo, elementi epici se ne possono ancora riscontrare, di quell’epica minore che in questi anni ci ha accompagnato costantemente.

Nessuno però si è chiesto se è credibile un’operazione pulizia in cui Bossi senior rimane a capo (e non solo nel senso spirituale e religioso, ma politico) della Lega. Certo con i tre che lo accompagnano, come sul palco di Bergamo. Come sul palco di Pontida. Come sempre.

Perché non si è dimesso il papà, insomma, e non il figlio, che era solo una Trota del grande fiume?

Perché la Lega senza Bossi non può stare. Ecco perché. E perché le scope (apotropaiche) spazzano solo fino alla camera del capo. E sono solo una versione light dello spadone, una sua declinazione tattica.

Comprensibile, non dico di no. Curioso però che nessuno si chieda perché non lasci il Senatùr. Sarebbe ancora più epico, non trovate?

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