ilpofapaura

Non voglio fare lo spiritoso, perché non è proprio il caso e il momento, ma questo titolo della Padania fa riflettere.

Fa pensare perché sono vent'anni che si straparla di «territorio» e di «radicamento». Perché i simboli sono le «radici» e il «pratone». E l'«identità», anche. E le «ampolle» e il «Trota», pure, che fanno pensare al fiume, al «grande fiume», appunto.

Eppure nessuno ha pensato che ci fosse un problema ambientale. Chi ha governato, lo ha negato, consapevolmente, per anni. Tanta retorica, nessun intervento, per prevenire, per salvaguardare, per mettere in sicurezza (altra parola, la «sicurezza» che ha riempito le pagine dei giornali e le trasmissioni tv per anni).

Il verde era padano, al massimo, perché i verdi erano solo inutili rompiscatole. Anche a sinistra. E l'ecologia un di più, un pensiero ameno, per pochi eletti (che infatti eletti non lo sono stati più).

Anzi, chi parlava di difesa del territorio, di riduzione del cemento, veniva bistrattato. Perché l'edilizia. Perché le infrastrutture. Perché bisogna crescere, che poi nemmeno si cresceva, anzi.

Adesso, solo adesso, il «grande fiume», adottato come simbolo che divide e come minaccia per le genti del Mezzogiorno, fa paura. Già.

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