Daniele Nahum scrive su Facebook:

«La Lega Nord domattina presenterà una mozione in Consiglio Regionale della Lombardia per vietare la macellazione Kasher e Halal. Ho fatto di tutto per fare capire al Capogruppo Stefano Galli che si tratta di un atto discriminatorio. Non ha voluto sentire ragioni, anzi. Domani mattina interverremo in maniera netta e ferma contro questa mozione intollerante».

La Lega ce l'aveva, ovviamente, con la macellazione rituale islamica, più volte citata nel testo. Ma le modalità di macellazione contestate riguardano anche la macellazione Kasher. E quindi la comunità ebraica lombarda. Daniele ci ha provato, a farli ragionare. Missione impossibile.

La questione, che riguarda le modalità di macellazione (con o senza stordimento dell'animale), dovrebbe essere affrontata a livello europeo: il regolamento CE n°1099/2009 del 24 settembre 2009 non risulta, sotto questo profilo, ancora applicato. Ovviamente la mozione della Lega in Lombardia non avrà alcun risultato concreto (si tratta di un testo che «impegna il Consiglio ad assumere ogni utile iniziativa tendente a vietare», ma di fatto non vieta nulla, né potrebbe farlo). Nel testo, oltretutto, c'è una contraddizione tra le prime parole del testo (che invitano a effettuare le macellazioni rituali «esclusivamente presso impianti autorizzati», come previsto dalla «normativa comunitaria e nazionale») e le ultime, in cui si fa presente che questo tipo di macellazione potrebbe «rappresentare una fattispecie di reato».

Curioso che l'animalismo padano si manifesti così esplicitamente e con toni così drammatici solo quando si tratta di discutere un aspetto della cultura della «popolazione straniera di religione diversa da quella cristiana, in particolare di religione islamica», come recitano le prime righe del testo. Sono cose che capitano, troppo spesso, in Lombardia.

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