C'è chi fa le primarie, e chi fa così. Si tratta del mitico congresso della Lega nella Contea di Varese, in cui si doveva celebrare lo scontro titanico tra Bossi e Maroni. Da una parte, il cerchio magico, dall'altra, i seguaci del ministro dell'Interno.

Doveva essere una battaglia tipo quella di Legnano, e invece è finita con un congresso a porte chiuse, un'elezione «per acclamazione a metà», come scrive Varese News, e soprattutto una gestione del dissenso da democrazia avanzata (sì, ciao).

Lo scontro, con questa proclamazione, è solo rinviato. La saga padana prosegue.