Leggo che anche Rosy Bindi, presidente, e Dario Franceschini, capogruppo alla Camera, firmeranno per i referendum. Franceschini si precipita a precisare che «Casini capirà». Meno male, ora siamo tutti più tranquilli.

Veltroni, dopo aver lasciato solo Parisi, in questa lunga estate, ieri ha firmato, rivendicando la paternità dell'operazione.

A diverso titolo, hanno firmato i sindaci (a cominciare da Fassino) e i presidenti di Regione (Errani in testa).

Il segretario del Pd ha parlato, giorni fa, di «extrema ratio». Ma oggi spiega che il referendum non coincide con la proposta del Pd. E insiste nel frenare questo processo, che invece sembra lanciatissimo anche (se non soprattutto) tra gli elettori del Pd.

«I partiti, per favore, non ci mettano il cappello sopra», dice Bersani sul Corriere. Secondo me, caro Pierluigi, è venuto il momento di cambiare metafora. Quella del cappello ha portato male, e in più di un'occasione.

Abbiamo rischiato di non «mettere il cappello» sulle nostre Amministrative (perché avevamo paura di perdere), sui referendum (perché molti di noi non li condividevano), sulle battaglie più popolari (si pensi al voto sulle province). E abbiamo rischiato di toglierlo, il cappello, dalle primarie, perché non ci piacevano più. E abbiamo, per un momento, anche pensato di far indossare il cappello di premier a uno come Tremonti.

«Quando sarà l'ora di combattere», aggiunge Bersani, «allora il partito deciderà di dare una mano». Un po' messianica, come dichiarazione.

Ora, il referendum non è in contraddizione con il modello ungherese di cui il Pd ha discusso, riservandosi di presentare la propria proposta in Parlamento. Il Pd propone un super Mattarellum con doppio turno alla francese e diritto di tribuna.

Tornare al Mattarellum semplice (e anche un po' più immediato, verrebbe da dire) potrebbe essere un buon inizio anche per introdurre le migliorie a cui pensa oggi la segreteria del Pd.

Una cosa è certa: se passasse l'idea che il Pd difende il Porcellum (e a volte qualche dubbio, in passato, c'è anche venuto, a vedere come erano composte le liste), sarebbe la fine.

La dico così, perché è il momento di capire le cose. Anzi, il momento era ieri. Anzi, un anno fa.

P.S.: abbiamo meno di un mese per raccogliere le firme. Così, per dire.

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