A Formigoni i ministeri al Nord non sono mai piaciuti. Preferisco il federalismo, aveva dichiarato, facendo il verso agli alleati leghisti. Aveva anche proposto di ospitarli al Pirellone, i ministeri, perché la Villa Reale non era sede adeguata (avendola privatizzata quasi tutta, Formigoni sapeva bene che lo spazio residuo sarebbe stato minimo).

Il presidente del Consiglio regionale (leghista) lo aveva attaccato. E Formigoni aveva smesso di lamentarsi, accettando le condizioni della Lega senza dire nulla. Anzi, cambiando idea e sostenendo, infine, che la soluzione attuale è quella giusta.

Peccato che anche oggi, Formigoni in aula non ci sia. Gli avremmo chiesto se la Regione Lombardia partecipa a quella che anche i giornali della destra definiscono una «buffonata» e se si schiera con Bossi, come sembra, nello scontro istituzionale con il Presidente della Repubblica.

Perché se ci sono i famosi 'ministeri' al Nord (100 metri quadri, e qualche scrivania, per la precisione), è il presidente della Regione che non si vede più.

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