Popolino provoca, ma molti hanno trovato fuori bersaglio la class action proposta da Bersani. Giusto querelare chi scrive il falso, ma eviterei azioni generalizzate, molto scivolose sotto il profilo politico e culturale e di dubbia realizzazione.

Eviterei, se possibile, anche toni esasperati, in questa fase, perché ci si aspetta umiltà e lucidità. E risposte puntuali.

E quanto alle trame terzopoliste (che vorrrebbero Pd e Pdl 'marginalizzati' da una nuova realtà centrista) che qualcuno ora denuncia con veemenza, faccio timidamente rilevare che una limpida trama terzopolista ha contraddistinto il gruppo dirigente del Pd fino a un mese fa. Poi, forse, qualcuno si è accorto che era una strada difficile da percorrere.

A me ha molto colpito, e lo stesso è accaduto a Bersani, quello che sta succedendo a Parma.

Un sindaco asserragliato, una giunta sotto processo, la città in rivolta.

L'analisi che Bersani fa è condivisibile: «serve una riscossa civica». Anche a Parma, come nel Paese, dice Bersani: «anche qui c'è da ricostruire, mettere assieme le forze positive, senza gelosie politiche».

Ecco, il punto è come farlo. Senza gelosie. Come aprire porte e finestre del Palazzo, come far uscire le forze (esauste) della conservazione (che alligna in tutti gli schieramenti) e far entrare le energie nuove, della società civilissima che attende risposte e che si manifesta, per ora, nella piazza antistante.

Anche da là giunge la stessa proposta: le primarie, proprio quello strumento che il gruppo dirigente del Pd ha fin troppo messo in discussione questo inverno, dopo la vittoria di Pisapia e Zedda.

Ecco la class action, l'azione collettiva che ci vuole: una grande campagna per restituire ai cittadini la scelta, garantendo sobrietà (metà parlamentari a metà prezzo con zero vitalizi) e promuovendo le forze migliori del Paese. Che sono anche le nostre, quelle del 'vivaio', ma come abbiamo visto c'è tutto un mondo intorno alla politica istituzionale di questo Paese che vuole partecipare e deve poterlo fare.

Chi si aprirà, vincerà. Chi rimarrà asserragliato nel Palazzo, perderà un'occasione storica. E forse anche se stesso.

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