Alessandro Amadori commenta così così il voto del partito dei giovani:

Così una generazione dipinta come prona all'etica ed estetica del "Grande Fratello" dà la scossa ai governi della città, e il tremore giunge ai palazzi romani. "E' una tendenza di lungo periodo", afferma Alessandro Amadori di Coesis Research: "Negli anni Novanta e fino al 2005 circa, il voto giovanile è andato a destra. Ora si vede una netta inversione di rotta". Non conta solo il declino del berlusconismo. Questa è la generazione più colpita dal precariato, dall'incertezza del futuro, osserva Amadori: "In condizioni di vita destrutturate, i giovani votano a sinistra perché cercano tutela. In un certo senso, sono l'unica vera classe nella società di oggi".

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