A Milano, erano stati proprio esponenti della maggioranza che sostiene (anzi, sosteneva) Letizia Moratti.

Il Pd risponde così:

«Non abbiamo mai parlato della costruzione di una moschea – dice Majorino – Abbiamo solo detto che, se la comunità islamica dovesse trovare i finanziamenti, noi, come Comune, potremmo concedere l'autorizzazione a costruire. D’altronde la questione di viale Jenner (gli islamici costretti a pregare in strada, bloccando il traffico) è stata una gran vergogna per la città, se non un vero pasticcio». Anche Stefano Boeri, mister 11 mila preferenze e capolista del Pd, sottolinea la poca legalità che caratterizza «le moschee che stanno negli scantinati, e in città ce ne sono sette».

Personalmente, ne avevo parlato diffusamente in Regione straniera, citando uno studio del 2008 dell'Ismu e dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multiculturalità della Regione Lombardia in cui si spiegava che era meglio avere un luogo di culto riconoscibile rispetto ai garage.

Del resto, pare che, già tre anni fa, Formigoni fosse d'accordo:

«In una grande città come Milano – ha detto Formigoni in riferimento all'assenza di una moschea, problema risollevato anche negli ultimi giorni dalla comunità islamica – credo che la soluzione possa e debba essere trovata».

Poi, come spesso gli capita, non lo ha ascoltato nessuno.

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