Finalmente arriva in aula il piatto forte delle politiche regionali, presentato tra gli altri dalla Fata Carabina di Alleanza nazionale, Viviana Beccalossi. Sono 16.000, infatti, i cacciatori autorizzati che potranno cacciare 206.909 peppole e 569.547 fringuelli in deroga alle direttive europee. Sono circa 13 a testa le peppole e 35 i fringuelli. Si precisa che i quantitativi non sono cambiati rispetto allo scorso anno, "nonostante le Regioni del Sud Italia nella prossima stagione venatoria non sono interessate ad effettuare il prelievo venatorio in deroga al fringuello, e cosneguentemente potrebbe essere aumentato, per i cacciatori delle Regioni Italiane interessate". A parte il congiuntivo che non c’è e una sintassi incerta, il legislatore – bontà sua – ci vuole dire che di fringuelli ce ne sono fin troppi. Peggior sorte sembra toccare ai passeri d’Italia, alle passere mattugie e agli storni. Potranno essere prelevati venti esemplari di passero d’Italia, venti passere mattugie e cinquanta storni. Peppole e fringuelli potranno essere cacciati soltanto da appostamento fisso ovvero, per dirla in parole povere, dal capanno, gli altri uccellini da cacciatori residenti in Lombardia. L’anno scorso salvammo i prispoloni (clicca qui). Quest’anno punteremo a stornare gli storni.

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