Tra le metafore che hanno riguardato il Pd negli ultimi mesi di tecnicismi e di politiche delle alleanze (non senza gherminelle e sofisticherie), mi ha sempre colpito il riferimento al sandwich: un Pd 'schiacciato' tra centro e sinistra, alla ricerca del gusto del panino (che, forse, è la cosa più importante) e nel tentativo, spesso vano, di trovare l'assetto più corretto. E mi è tornato alla mente Woody Allen (Saperla lunga). Questa è l'epopea del Conte di Sandwich, inventore del famoso panino e del dibattito sulle alleanze del centrosinistra:

1741: Vivendo in campagna con un piccolo reddito, egli lavora giorno e notte, spesso razionando i pasti per risparmiare soldi per le vettovaglie. La sua prima opera completa — una fetta di pane con sopra un'altra fetta di pane e sopra di esse una fetta di tacchino — fallisce miseramente. Amaramente deluso, ritorna nel suo laboratorio e ricomincia tutto daccapo.
1745: Dopo quattro anni di attività frenetica, raggiunge la convinzione di essere alla soglia del successo. Al cospetto dei Pari del Regno Unito egli esibisce due fette di tacchino con in mezzo una fetta di pane. La sua opera viene respinta da tutti eccetto che da David Hume, il quale intuisce che sta per avvenire qualcosa di grande e lo incoraggia a proseguire. Rincuorato dall'amicizia del filosofo, ritorna al lavoro con rinnovato vigore.
1747: Impoverito, non può più permettersi di lavorare col roast beef o col tacchino e, quindi, passa al prosciutto che costa di meno.
1750: In quella primavera, il Conte espone e reclamizza tre diverse fette di prosciutto sovrapposte l'una all'altra. Questo evento solleva un po' d'interesse, specialmente nei circoli intellettuali, però il grosso pubblico rimane indifferente. L'annuncio di tre fette di pane messe l'una sull'altra contribuisce ad aumentare la sua fama ed egli, anche se non ha ancor raggiunto la pienezza del suo stile, viene mandato a chiamare da Voltaire.
1751: Effettua alcuni viaggi in Francia dove il commediografo-filosofo ha raggiunto alcuni interessanti risultati col pane e la maionese. I due uomini diventano amici ed iniziano una relazione epistolare che, però, si interrompe bruscamente quando Voltaire rimane senza francobolli.
1758: La sua crescente notorietà presso la classe dominante gli procura un incarico della Regina di preparare “qualcosa di speciale” per un pranzo con l'Ambasciatore di Spagna. Egli sgobba notte e giorno eseguendo centinaia di prove e finalmente, alle 4.17 del mattino del 27 aprile 1758, annuncia una creazione consistente in più strisce di prosciutto racchiuse, sopra e sotto, tra due fette di pane di segale. E in un impeto di ispirazione guarnisce il capolavoro con della senape. Questo avvenimento provoca un'immediata sensazione e gli viene commissionata la preparazione dei pranzi del sabato per tutto il resto dell'anno…

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