Era stato nominato e registrato nelle intercettazioni telefoniche dell'inchiesta sulla 'ndrangheta in Brianza e nel Milanese. Pietrogino Pezzano era direttore dell'Asl 3 (Monza e Brianza) e, al primo giro di nomine (dicembre 2010) non è stato lasciato da parte, no, è stato promosso e trasferito all'Asl 1 (la più grande del Paese, quella di Expo 2015). Formigoni delude sempre quando deve prendere le distanze dalle figure più discusse dell'amministrazione regionale (si ricoderà la fatica che ha fatto a escludere Massimo Ponzoni, già assessore all'ambiente, dalla giunta regionale: Ponzoni siede ancora nell'ufficio di presidenza del Consiglio). I sindaci della zona si sono divisi, la mozione è arrivata in aula, il Pdl ha difeso Pezzano, come Formigoni aveva fatto nei giorni scorsi. La nomina era stata votata dalla giunta regionale all'unanimità. Oggi, con votazione segreta, il Consiglio si è così espresso sulla mozione del cons. Cavalli e altri (tra cui il vostro affezionatissimo): favorevoli alla revoca del provvedimento di nomina 31, contrari 32, astenuti 2. La mozione non è passata, Pezzano è confermato nel prestigioso incarico.

P.S.: i tre consiglieri dell'Udc non hanno partecipato al voto, perché c'è Casini a Milano.

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