img alt=”1″ src=”http://files.splinder.com/7368458706e56fe4430cfabe7f5a61e4_small.jpg” style=”margin: 0pt 10px 10px 0pt; float:left;” />Anche se i giornali faranno fatica a parlarne, perché non si tratta di una corrente e di un documento firmato da qualche decina di parlamentari e soprattutto non sarà "contro qualcuno", ma "per qualcosa", vi segnalo che domani, lunedì 20 settembre, anniversario della breccia di Porta Pia, nelle principali città italiane si svolgerà l'iniziativa Aprite questa porta, promossa da Andiamo oltre attraverso la 'chiamata' di qualche mese fa.
Come sapete, quella di Oltre è un'esperienza lanciata nel corso del 2010 attraverso una serie di iniziative tematiche (culminate con il campeggio Alla pari di Albinea del luglio scorso) per creare momenti di confronto interni ed esterni al Pd: diffusione di buone pratiche amministrative locali e presentazione di proposte concrete, chiare e fattibili, all'insegna di una cultura politica aperta e trasparente. Utili per chi fa politica e per chi la segue, interessanti per l'elettore, con un occhio di riguardo per chi oggi si astiene e per chi – in particolare le generazioni tra i 18 e i 35 anni – non si sente abbastanza rappresentato.
Questi mesi di lavoro – i cui contenuti sono confluiti in parte anche nel convegno «Vincere le elezioni. Istruzioni per l'uso» ospitato alla Festa nazionale del Pd di Torino il 5 settembre – proseguono ora con l'iniziativa del 20 settembre, che a sua volta apre un percorso di appuntamenti in tutto il Paese e anticipa il prossimo appuntamento: un convegno fissato per il 5, 6 e 7 novembre a Firenze, in cui Oltre sarà, tra l'altro e tra gli altri, organizzatore e ospite nella città amministrata da Matteo Renzi.
Grazie agli attivisti coinvolti nel progetto di Oltre (ognuno nei rispettivi territori) e a tutti coloro che hanno voluto collaborare (associazioni e federazioni locali del PD), Aprite questa porta si svolgerà in una ventina di città italiane, declinandosi in modo ogni volta diverso a seconda del contesto. Aprite questa porta è infatti un'iniziativa diffusa il cui tema centrale è l'accesso delle giovani generazioni al loro futuro: accesso allo studio, al lavoro, alla casa, all'indipendenza, alla famiglia, ai diritti. Seguendo questa traccia, ogni gruppo organizzatore ha potuto interpretarlo in base alla realtà che lo circonda.
Quindi, per citare alcuni esempi:
– a Bologna, la porta del futuro: tra piazza XX Settembre e Porta Galliera, attivisti e amministratori si confronteranno sul tema delle generazioni escluse, con la testimonianza dei precari e la presentazione di una proposta regionale di sostegno ai lavoratori atipici.
– a Genova, la porta del mercato del lavoro: in via XX Settembre, si discuterà di mercato del lavoro con la partecipazione di Lab8, gruppo già attivo in città su queste e altre tematiche.
– a Milano, la porta della sostenibilità: davanti all'Hollywood di Corso Como, Civati e Monguzzi intervistano i tre candidati a sindaco nelle primarie, Boeri, Onida e Pisapia. E la prima domanda sarà come i tre si immaginano la Milano del 2020, si spera più vivibile di come è oggi.
– a Pisa, la porta del sapere: città della conoscenza e dell'università, un'iniziativa sul mondo della ricerca e sul precariato che, in questa Italia, porta con sé.
– a Perugia, la porta degli esclusi: al Cento10 Caffè di via Pascoli, un incontro sul lavoro e le sue insicurezze, con la presentazione del documentario Mondo precario, istruzioni per l'uso.
– a Padova, la porta della città: in piazza Signori, un dibattito sui Nuovi percorsi organizzato con i ragazzi di LogOut, ovvero come i giovani immaginano il futuro della loro città.
– a Prato, la porta della partecipazione: dietro porta Mercatale, in piazza Santa Maria della Pietà, una festa a base di musica, vino e pane e mortadella, per riscoprire il lato conviviale della partecipazione.
– a Rimini, la porta delle stagioni (quelle del lavoro, quelle delle generazioni): nella Sala degli Archi di piazza Cavour, dibattito e concerto con i rappresentanti locali dei sindacati, delle associazioni di categoria, e degli operatori del turismo, settore chiave della comunità.
– a Varese, la porta del mondo (contro il localismo): in corso Matteotti, una mostra su pannelli ispirata ai falsi luoghi comuni del razzismo, con la presentazione del prontuario Mandiamoli a Casa, i luoghi comuni e il Libro verde dedicato alle contraddizioni della Lega.
– a Roma, infine, la porta del Paese (che si apra, finalmente): una serata dedicata alla Giovine Italia, ma in versione 2.0, con partiti, movimenti e persone (soprattutto) del centrosinistra, presso il caffè Bibli a Trastevere.
Informazioni più dettagliate, materiali e contatti sono reperibili sul sito di Oltre (in particolare qui), che ospiterà in seguito quanto è stato prodotto nel corso delle varie iniziative.

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