A me, no. Mai. Anzi, d’ora in poi scriverò il contrario di quello che penso, così magari mi va meglio. Ma non mi offendo, non faccio l’incompreso, non gli do questa soddisfazione. Rinvio a Eugenio Scalfari, che non è giovane, non è nuovo, non è televisivo e non sta nemmeno su internet. Trattasi di teoria analoga a quella del «dobbiamo essere pronti, qualsiasi cosa accada» di cui scrivo e parlo da un mese a questa parte. Dice che non dobbiamo occuparci di noi, ma di loro (nel senso dei cittadini), che è la mia unica ossessione. E che c’è un mondo, là fuori, che dobbiamo coinvolgere, far partecipare, motivare. Entusiasmare. No, dai, Civati, adesso esageri.

L’altra sponda, cioè il centrosinistra, per ora aspetta. Con l’arma al piede, dice chi vuole incoraggiarla. In realtà annaspa perché ha un suo progetto solo nel caso in cui Berlusconi si dimetta e chieda le elezioni anticipate. Qualora si arrivasse a questa eventualità il centrosinistra chiederebbe l’"Union sacrée" di tutte le opposizioni, Fini compreso, per mettere quelle forze a disposizione del presidente della Repubblica il quale deciderà sulla base dei suoi poteri-doveri costituzionali. In realtà quando diciamo centrosinistra diciamo soltanto Partito democratico e Italia dei valori. Il resto (che equivale più o meno all’8 per cento del corpo elettorale) è rimasto fuori dal Parlamento salvo uno spicciolame di poche unità.

Manca però ogni traccia di strategia nel caso che Fini rifluisca sul programma berlusconiano e il governo duri fino al 2013. E manca altresì ogni strategia sul che fare in caso di scioglimento della legislatura. Bersani dice in proposito cose accettabili ma non è riuscito finora a guadagnare maggiore consenso nel bacino elettorale del suo partito. Forse perde troppo tempo con inutili mediazioni. Dovrebbe spostare la sua attenzione verso gli elettori potenziali e occuparsi poco o niente dei vari Fioroni, Marini, Letta, D’Alema, Veltroni, Chiamparino. Se il partito resta nei limiti dei soli iscritti e dell’oligarchia che ne è l’espressione, la partita è chiusa, sia che ci siano tre anni di tempo sia che ci siano soltanto tre mesi.

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