Lo dice a Milano la Provincia. Ormai quello dell’omofobia istituzionale milanese è un genere letterario. Potremmo dedicargli una mostra. O uno spettacolo teatrale. O un festival del cinema. Quelle cose che, quando ci sono di mezzo i diritti dei gay, a Milano non si possono più organizzare.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti