Voglio anch’io una vuvuzela. Dopo qualche minuto, quando guardi le partite dei Mondiali, ti dimentichi i nomi delle squadre, le confondi, non riconosci più chi è in campo e segui solo il ronzio delle trombette, come se ti avessero ipnotizzato: forse è per quello che giocano così male, in Sudafrica, le squadre giunte da ogni confine. Le vuvuzela (ma quante ce ne sono, tra l’altro?) coprono il suono delle zanzare, per cui vi consiglio vivamente di accendere il fornelletto del Vape prima dell’inizio delle partite. In compenso, le zanzare continuerete a sentirle nella vostra testa per tutta la notte. Alla fine vi abituerete. Quando cambiarete canale, in compenso, vi sorprenderete perché qualcuno avrà spento le vuvuzela, una colonna sonora irrinunciabile. E il loro suono vi ricorderà qualcosa che conoscete benissimo: il dibattito politico del nostro Paese. Tromboni e trombette: secondo me gli italiani in campo saranno favoriti. Chissà che non vinciamo un’altra volta. Sarebbe un successo assordante.
P.S.: a grande richiesta (si fa per dire), c’è anche l’edizione web: la wwwzela.
P.S./2: si fa largo la formula della vuvuzela adattata a «pernacchio», per usi ‘interni’.
P.S./3: funziona anche per le occasioni di giubilo, la vuvuzela. Per esempio, pare stia nascendo la corrente dei bersanianinondalemiani, dove ho messo la vuvuzela?

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