Comunicato stampa.
Pd su bonifica Sisas: «Chiederemo a Corte conti verifica gestione soldi pubblici: Grossi fino ad oggi non ha rispettato gli impegni». «Dopo l’ordinanza della Protezione civile che impegna 50 milioni per l’accelerazione dello smaltimento dei rifiuti ancora presenti nelle discariche della ex Sisas, chiederemo alla Corte di conti di verificare puntualmente la gestione dei fondi pubblici nell’ambito dei lavori di bonifica finora eseguiti dalla Tr Estate, la società di Giuseppe Grossi, già indagato per la bonifica di Santa Giulia». Lo annunciano il consigliere regionale del Pd Giuseppe Civati e l’ex consigliere dei democratici Carlo Monguzzi, commentando l’ordinanza della Protezione civile che nomina inoltre Luigi Pelaggi Commissario straordinario.

L’ordinanza fa seguito al provvedimento del presidente del Consiglio dei Ministri del 16 aprile scorso che decreta lo stato di emergenza in relazione agli interventi di bonifica nell’ex polo produttivo di Pioltello Rodano (Milano),. «Chiediamo chiarezza – continuano Civati e Monguzzi – e che non siano i cittadini a pagare quello che il privato, cioè Grossi, legato da sodalizi politici ai vertici di Regione Lombardia, non è stato sinora in grado di fare. I soldi attivati dalla Protezione civile sono in parte quelli destinati dall’Accordo di programma del 2007 alle opere di recupero ambientale e infrastrutturale dell’area, non per lo smaltimento dei rifiuti. Per lo smaltimento, in base all’Accordo di programma, Grossi ha già ottenuto la proprietà dell’area e la concessione di permessi edificatori per 240 mila mq., tra cui un centro commerciale da 100 mila mq, in cambio dei quali si è impegnato a portare a compimento i lavori. Inoltre – spiegano ancora – Regione Lombardia, con l’obiettivo di evitare la multa europea di 200 milioni di euro, ha messo a disposizione della società dell’imprenditore circa 44 milioni aggiuntivi, sempre per favorire un veloce smaltimento delle scorie in siti adeguati entro il la fine del 2010».

«Grossi però sinora non è stato in grado di portare a buon fine la bonifica, attaccano ancora gli esponenti Pd, nonostante le concessioni e gli impegni di spesa enormi assunti da Regione Lombardia. In più non ha ancora attivato la fidejussione da 60 milioni di euro impostagli dagli accordi a garanzia dell’effettivo e completo svolgimento dei lavori, motivo per cui per il funzionamento della struttura commissariale e gli eventuali costi aggiuntivi legati allo smaltimento in siti idonei dei rifiuti, il governo ha impegnato ulteriori fondi pubblici. Dopo che anche il governo Berlusconi ha riconosciuto l’inadeguatezza della società di Grossi proclamando lo stato di emergenza e nominando un commissario, ci domandiamo perché Regione Lombardia non abbia ancora imposto l’attivazione della fidejussione e perché di concerto con il governo non verifichi l’opportunità di rivolgersi a un operatore più esperto ed efficiente».

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