a nuova giunta Formigoni assomiglia parecchio a quella vecchia. C'è una donna (una sola) su sedici assessori. Il fratello di La Russa c'è, c'è anche il cognato di Formigoni, c'è il medico di Bossi. C'è un sottosegretario al cinema (l'ex assessore alla cultura che non è stato rieletto, sapete com'è, un posto bisognava trovarglielo). C'è chi ha fatto l'assessore ai servizi di pubblica utilità e si ritrova alla cultura (speriamo si renda conto della differenza). E c'è, come ampiamente previsto, il geometra di Arcore, Francesco Magnano, che diventa sottosegretario all'attrattività. Sul serio. B ha fatto la richiesta ad personam e Formigoni ha obbedito, senza fiatare. Chissà cosa attrarrà: un'idea, a Arcore, se la sono fatta. 

Non c'è più Ponzoni, invece, per via delle voci che si rincorrono (e lo rincorrono). Questa volta l'amico Formigoni ha dovuto rinunciare al suo fido scudiero, rimpiazzandolo con un ciellino ancor più 'osservante'. Una scelta dolorosa, non c'è che dire.

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