Welcome è un buon film, ma non è un film indimenticabile. No, non lo è. Il semplice fatto che ci paia tutto sommato banale un film così, però, ci dovrebbe preoccupare. Perché dovremmo – gramscianamente – odiare gli indifferenti (a cominciare da noi stessi), perché dovremmo pensare banalmente che ci sono dei motivi che portano le persone "qui da noi", che le fanno viaggiare, nuotare, correre. Che le costringono a nascondersi, a scappare (anche, purtroppo, a delinquere). Che amano, pregano, vivono, se ci riescono. Perché i confini sono geografici, ma anche politici e morali. E quelli, quelli no, non andrebbero mai superati. Perché anche noi dovremmo finalmente trovare il coraggio di superare una ‘manica’. Di ‘stronzi’ (citazione).

P.S.: ma perché gli stranieri sono doppiati così?!

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