16.47. Tutto il materiale sarà a disposizione sul sito di Prossima Italia, di Wiprogress e di Salvatore Vassallo. In assemblea nazionale ci sarà da parte di tutti i presenti una proposta unitaria da porre in votazione.

16.45. Floridia replica sulle campagne elettorali: conto corrente dedicato, con massima tracciabilità; impedire che si aprano comitati elettorali in sedi proprie e autonomome; e poi le regole già previste dalle norme del Pd. Ci vuole poi una certa flessibilità, regione per regione, dice Floridia, a proposito della distribuzione territoriale, soprattutto nel caso in cui ci siano piccolissime province (come nel caso della Sardegna).

16.43. Michele Fiorillo da Verona ricorda che il Veneto deve ancora discutere delle primarie per i parlamentari. È importante pensare anche alla modalità di partecipazione alle primarie. Tetti di spesa e una garanzia di confronto tra i candidati. Sulla quota da riservare alla direzione nazionale, è d’accordo, ma dice che va ridotta al massimo.

16.40. Nico Giberti da Reggio Emilia ricorda che in Emilia se ne parla da tempo, le preoccupazioni riguardavano proprio le modalità e ringrazia per la possibilità di fruire di soluzioni così avanzate, anche per superare un po’ di discussioni a livello locale. Le primarie, dice Nico, si potrebbero fare anche nel caso cambiasse la legge elettorale.

16.38. Stefano Bonaccini ci raggiunge con un tweet, impegnandosi, come già in passato, a promuovere le primarie per i parlamentari. Stefano è il segretario del Pd dell’Emilia Romagna.

16.35. Alessandro De Venuto porta il saluto di Roberto Basso, segretario regionale del Pd della Liguria, ricordando che il Pd ligure ha già deciso, in occasione della conferenza programmatica dell’ottobre del 2011, di dare il via alle primarie per i parlamentari.

16.30. Thomas Castangia, segretario del Pd di Cagliari, si sofferma su alcuni aspetti, in particolare il riequilibrio di genere, che va assicurato, unica quota sovra territoriale ammessa, dice. Mette in guardia: altre forme di riequilibrio spesso non sono immaginate per tutelare merito e pluralismo, ma per tutelare qualcuno. Ottimi i collegi provinciali, quelli regionali sono troppo grandi e da evitare per molti motivi.

16.20. Si apre il dibattito. Roberta Pinotti chiede massima partecipazione e massima accessibilità. Abbiamo paura della diffusione della democrazia. Elenchi accessibili per fare le primarie al meglio, magari non solo per le ‘persone’, ma anche per le ‘cose’. Che non si dica più che “non abbiamo tempo”, come troppo spesso si fa.

16.15. Ogni proposta si è incontrata e precisata nel confronto con le altre. Così sarebbe bello funzionasse il Pd, sempre.

16.05. Salvatore Vassallo chiude il primo giro degli interventi. L’occasione è proficua, il dibattito ha prodotto notevoli risultati, la soluzione conclusiva può reggere. Per Vassallo un 20% dei candidati scelti deve rimanere in capo alla direzione nazionale. Primarie comunque aperte a tutte e tutti (con preregistrazione per chi non ha la tessera elettorale). È già previsto dallo Statuto chi può essere votato. L’ambito territoriale è provinciale o eventualmente per province molto grandi (> 500mila abitanti). Vassallo propone la preferenza unica e il voto congiunto dei candidati per Camera e Senato (no doppia scheda o doppia preferenza). Quota di riequilibrio per dare parità ai generi, non doppia preferenza per evitare cordate correntizie o tra correnti.

15.55. Per quasi tutte le proposte, i collegi sono quelli provinciali (o quelli delle federazioni del Pd). Due ipotesi sull’ordine da dare alla lista: o sui risultati elettorali precedenti, o sulla partecipazione al voto di ciascun collegio. Sulla posizione delle liste, in quasi tutti i casi il metodo coincide (per Trastevere resta un’influenza forte del livello nazionale). Per quanto riguarda la scheda, prevale la soluzione che prevede una scheda per la Camera e una per il Senato. Per quanto riguarda le preferenze, le proposte sono molto diverse tra loro, ma i proponenti dicono di poter convergere su una soluzione unitaria.

15.47. La parola a Mario Vicini, Pd Bergamo. La mozione Marino di Bergamo fece le primarie anche per scegliere i candidati alle primarie, proprio perché anche al Congresso del Pd le liste sono bloccate. Vicini come Floridia dice di predefinire i posti da assegnare in lista, per chiarezza nei confronti degli elettori. Contro la disaffezione nei confronti dei partiti e della politica, queste primarie sono una grande occasione. Vicini ha curato una tavola sinottica tra tutte le proposte. In più, ha raccolto la proposta del Pd di Trastevere, che ha una proposta diversa. In questa soluzione, i collegi sono quelli del Mattarellum, come definizione dei collegi in cui svolgere le primarie.

15.46. Ci ha raggiunto Roberta Pinotti, che corre alle primarie come sindaco di Genova.

15.31. Tocca a Fulvio Venturino. La simulazione riguarda l’Umbria. Primarie aperte, nessuna registrazione, con l’eventualità della firma di una liberatoria e della pubblicazione della lista degli elettori. Si può candidare chi vive nella regione in questione, senza paracadutati, non ci si può candidare in più di un collegio, non bisogna provenire da un altro partito a titolo strumentale. Il voto va a un uomo e a una donna, i cui nomi vanno indicati sulla stessa scheda. Si può votare anche per un solo candidato. Il secondo nome deve essere comunque di genere alternativo (uomo se il primo nome è donna, per capirci). La ripartizione dei seggi, in Umbria, sui dati delle precedenti primarie, assicurerebbe 7 eletti a Perugia e 2 a Terni, senza interventi esterni per correggere il dato.

15.17. Antonio Floridia parte dall’urgenza di una discussione sulla legge elettorale e sulla proposta del Pd. Floridia lavora presso la Regione Toscana e conosce bene il sistema elettorale toscano, un Porcellum ante litteram con primarie per scegliere i candidati. Consiglia realismo, Floridia, rispetto alle proposte. Anche Floridia, come Gaggero e Vassallo, invita a territorializzare le primarie per il Porcellum. Consentendo, aggiunge, un collegamento del candidato con il singolo territorio. Come si ordinano le posizioni di lista? Ipotesi semplice: si assume un criterio oggettivo, come il peso elettorale del Pd provincia per provincia, una dimensione politicamente significativa. Il Pd per Floridia deve assegnare preventivamente a ciascun collegio la posizione in lista (Gaggero proponeva di dare priorità ai territori con la maggiore partecipazione). L’optimum sarebbe assicurare a ogni provincia almeno un rappresentante tra Camera e Senato. Meccanismo semplice, ribadisce Floridia. In palio, precisa, ci sono tutti i posti della lista a livello territoriale. Floridia propone la rosa di nomi condivisi, e non la conta interna, per la presentazione delle candidature. Una quota di nomi va riservata al livello nazionale del partito.

15.04. Parte Stefano Gaggero (Wiprogress). I candidati non devono promuovere campagne troppo conflittuali, sarà premiato chi avrà anche seconde e terze preferenze, nel modello proposto dai giovani di Quarto. A ogni collegio andranno tanti posti a seconda del numero dei votanti in ogni collegio. Sarà così premiata la partecipazione. Le primarie devono essere contendibili in ogni collegio: il ricambio deve essere possibile, non devono esserci posti assicurati. Ogni territorio deve avere la possibilità di concorrere. L’esempio di Imperia, spesso penalizzata in Liguria. Quanto alla rappresentanza di donne e uomini, non si usano quote, ma si dà la possibilità alle donne di correre, alla pari. L’importante è non usare la questione delle quote per intervenire a posteriori sui risultati. Rispettate anche le numerose componenti del Pd.

15.03. La proposta che uscirà dal dibattito di oggi sarà portata in assemblea nazionale.

15.01. Cosseddu ricorda che a Quarto sono riunite tutte le ‘anime’ del Pd interessate a dare la possibilità agli elettori del centrosinistra di scegliere i propri candidati. Da Bologna, da Cagliari, da Genova e tante altre localita. Da tutta Italia, insomma, isole comprese.

14.57. Si parte da Quarto, per cambiare la politica e dare voce agli elettori. Introduce Paolo Cosseddu.

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