Interrompiamo le trasmissioni natalizie per prendere ancora posizione su una vicenda davvero discutibile. Invece di fare gli spiritosi (senza nemmeno riuscirci), i ‘nostri’ non potrebbero chiedere le dimissioni di La Russa (che, tra l’altro, non ritira nemmeno la frase)? No, perché, la sua non è una gaffe, ma una dichiarazione molto grave, soprattutto se pronunciata da un ministro della Repubblica (repubblicano, quindi, non repubblichino). E oltre all’«indimenticata X Mas», noi non dimentichiamo le leggi razziali, la violenza squadrista, il campo di Fossoli, le stragi, il nazismo e i crimini di guerra. No, noi non dimentichiamo.

P.S.: un esponente del Pd dice: «Davvero un elogio di cui non si sentiva il bisogno soprattutto da parte di un ministro della Difesa. Avremmo preferito ascoltare parole che riguardassero un accenno ai nostri militari come presidio di democrazia piuttosto che frasi che portano a un passato che alla coscienza democratico di quei cittadini che amano la libertà – a cui si è rivolto recentemente lo stesso Berlusconi – non suscita alcuna nostalgia». Non si sentiva il bisogno? Avremmo preferito? Non suscita alcuna nostalgia? Certi elogi vanno (davvero!) condannati duramente, senza tanti giri di parole e senza dover necessariamente citare B. Che tristezza.

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