«Il timore che l’immigrazione possa avere effetti negativi sul benessere dei nativi è assai diffuso – scrive Carlo Devillanova -. Di fatto, le ricerche sugli effetti dell’immigrazione sulla finanza pubblica sono tuttora scarse e controverse. Per l’Italia, i pochi studi a disposizione mostrano al momento un impatto positivo degli immigrati».

Fonte: Quindicesimo Rapporto sulle migrazioni 2009, FrancoAngeli, Milano 2009, p. 181.

A p. 196, Devillanova così conclude: «L’analisi individuale evidenzia che il totale di imposte e contributi pagati dagli immigrati è in media inferiore a quello degli italiani, tuttavia questo dato è più che compensato dai minori benefici ricevuti, sostanzialmente a causa dei trasferimenti legati all’anzianità, la componente più rilevante della spesa sociale in Italia. In totale, il beneficio fiscale netto risulta essere inferiore per gli immigrati, evidenziando un loro apporto positivo e quantitativamente importante alla finanza pubblica italiana. […] I risultati di questo studio consentono di concludere che non è in atto un drenaggio di risorse pubbliche da parte degli immigrati. Al contrario, i dati evidenziano un loro apporto positivo».

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