Dopo alcune ore di giuste e doverose condanne (espresse in modo inequivocabile anche in questa sede) e di strumentalizzazioni assurde, ecco come stanno le cose. Luca chiede che gli sia ridato indietro il suo (e nostro) Paese. Alessandro commenta preoccupato, come ha cercato di fare anche il vostro affezionatissimo. Nonostante l’allerta fosse massima, la sicurezza non è riuscita a evitare il gesto sconsiderato e violento di una persona solitaria, che ha però agito in modo premeditato, così hanno concluso gli inquirenti. B si dice miracolato. E ha ragione. Perché questo episodio lo rafforza e lo fa uscire dall’angolo. E il predellino, nei suoi aspetti drammatici e imprevisti, si conferma come un momento di svolta nella vicenda politica e umana di B. E non solo. Proprio oggi, che si stava formando il CLN da B, lanciato da uno dei suoi più strenui oppositori, l’on. Casini. Proprio alla fine di una settimana che ne aveva svelato il disegno eversivo, che tutti sembravano condannare. Proprio ora che sembrava nascere un’opposizione degna di questo nome al potere smisurato (any sense) del premier. Chi lo dava per spacciato, sbagliava, come sempre. Anzi, B è più forte di prima. E da Milano è davvero tutto.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti