Lo scrivevo ieri. Dopo il vertice B-Fini di oggi, la sensazione è confermata. Di più, rilanciata. L’appeal di statista che Fini aveva sfoderato da Fazio, domenica sera, è un pallido ricordo (mentre invece torna d’attualità, in queste ore, la Fini-Giovanardi, per dire). Si parla di trovare in tutti i modi (todo modo), una soluzione ai guai giudiziari di B. E la terza carica dello Stato incontra il presidente del Consiglio per rifiutare la proposta della prescrizione breve (un’amnistia) per concedere all’imputato un termine improrogabile e una durata massima dei processi (si parla di sei anni, e non si capisce nemmeno perché proprio sei). Una norma ad personam, personaliter che riguarda solo B, di cui Fini è il primo responsabile, altro che richiamo ai valori della Costituzione. Che tempo che fa? Brutto.

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