Ieri mattina, a Milano nel circolo Pd Milano Centro, con Sergio Gaudio, nell’ambito della proposta politica della terza mozione, abbiamo presentato il primo documento organico dedicato all’organizzazione e alla forma-partito che sia stato presentato nella lunga stagione congressuale del Pd.
Il Pd deve essere un laboratorio politico: è necessario un clima di collaborazione tra la base e il gruppo dirigente, basato sul concetto di relazione e non di gerarchia.
Per fare ciò è necessario uno scambio di informazioni tra i circoli, delle buone pratiche da condividere su tutto il
territorio nazionale, all’insegna del progetto dei Circoli virtuosi.
I circoli devono essere informati e (contro)informati con una puntuale rassegna del materiale prodotto dal partito, banche dati e informazioni di riferimento, raccolte in archivio e messe a disposizione di iscritti ed elettori, sui principali temi di informazione politica.
Decisiva è la programmazione annuale delle attività in rapporto agli iscritti e attraverso la quale il lavoro dei circoli andrà valutato.
Inoltre l’autonomia finanziaria dei circoli sarà sostenuta da una forte partecipazione ai rimborsi elettorali.
Per quanto riguarda gli strumenti, è necessario che circoli e rete web siano complementari, come già avviene per il sito Scelgomarino.info che sta organizzando la campagna congressuale della mozione: un software semplice e
innovativo che potrebbe essere immediatamente esteso alla rete dei circoli del Pd.
Il Partito per essere strutturato deve essere partecipato, attraverso un regolamento di attuazione dell’art. 28 dello Statuto – che prevede consultazioni referendarie periodiche degli iscritti
sui temi di rilevanza politica nazionale e locale – e una Carta della partecipazione, che abbiamo voluto associare alla nostra proposta.
Un Partito Democratico che sia strutturato, partecipato, aperto, che si misuri
con gli aderenti e gli elettori, autonomo economicamente, pronto al ricambio e alla
mobilitazione. Un partito, quindi, a misura di elettore.
Qui la proposta, qui la sintesi.

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