Dell’estate 2009. Bello il libro di Larsson (nel senso di Björn, e non di Stieg), Otto personaggi in cerca (con autore). Un po’ ripetitivo lo schema, e tutto sommato prevedibile, ma alcuni racconti sono di grande qualità e di sicuro effetto. Per capire come si fa ad ‘accompagnare’ il cambiamento (uno dei miei personalissimi cavalli di battaglia) vale la pena di soffermarsi su Richard H. Thaler e Cass R. Sunstein, Nudge. La spinta gentile, Feltrinelli. E sempre a proposito di cambiamenti epocali, l’ultimo libro Guido Viale va assolutamente letto. Si intitola Prove di un mondo diverso. Itinerari di lavoro dentro la crisi (NdA Press): particolarmente interessante la parte sul nucleare e sui «mix flessibili e articolati di fonti alternative» con cui sostituirlo, sui rifiuti e sulla mobilità delle nostre città. Non male anche Mister Cool. Come funziona il metodo Obama di Stefano Pistolini (Marsilio): una guida completa alla irresistibile ascesa (lo si dice sempre, ma questa volta è vero) del nuovo Presidente.
Marco Aime ha scritto cose migliori, ma il suo libro La macchia della razza. Lettera alle vittime della paura e dell’intolleranza è comunque un bel modo per leggere di razzismo ai tempi del pacchetto sicurezza (per Ponte alle Grazie).
Tra i filosofici, ottimo La vita delle cose di Remo Bodei (in generale i libri della collana anticorpi di Laterza non deludono).
Per chi si occupa di Pd, è da leggere il libro di Vannino Chiti, anche lui ‘nostalgico’ di una sinistra del presente e del futuro (La sinistra possibile, Donzelli). Di grande interesse l’analisi di Biagio De Giovanni per Marsilio, A destra tutta, a proposito delle domande politiche e, al fondo, culturali, che la sinistra dovrebbe farsi. E per capire dove finiscono i soldi democratici, Il tesoriere di Mauro Agostini (Aliberti).
Chi si vuole, infine, preparare alla campagna congressuale nel migliore dei modi, non si può esimere dall’acquistare, di Thurston Clarke, L’ultima campagna. Robert F. Kennedy e gli 82 giorni che ispirarono l’America (Il Saggiatore). Lo so che l’ho già consigliato, ma è un libro straordinario. E vivamente consigliato a chi ancora ama la politica.

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