Prosegue il viaggio alla Rumiz (si parvissima licet) tra i circoli e le feste del Pd. Gli spezzini sono marini, ed è quasi una tautologia. Nell’incontro a Ortonovo il sottomarino ha “toccato il fondo” delle questioni: che la sinistra e il Pd devono stare dove cambiano le cose. Per interpretare il cambiamento, per rilanciarlo, per dare una lettura finalmente compiuta dei fenomeni che riguardano la vita delle persone e la società nel suo complesso. Il ritorno alla realtà (e «alle cose stesse», verrebbe da dire) passa proprio dalla capacità di comprendere le trasformazioni: la crisi, il lavoro, l’intercultura. Tutti temi che dobbiamo affrontare con sicurezza (altra parola della politica di oggi da saper valutare) e che devono diventare la cifra della nostra proposta politica. Perché la sinistra deve stare dove c’è il cambiamento. Altrimenti, le consigliamo vivamente di tornarsene a casa. P.S.: stasera a Verona. Le puntate precedenti le trovate qui.

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