Ilvo Diamanti, oggi, su Repubblica, parla di sinistra atopica, senza luoghi (forse acronotopica, senza luogo, ma anche senza tempo). Proprio perché da qualche tempo ho cercato di rivolgere lo sguardo al futuro, verso la luce di quello che sarà, ho deciso di tornare a San Maurizio, a Vimercate, per il Primo Maggio. In una cascina, che ospita un circolo Arci, a parlare di lavoro e delle cose da fare per risolvere i problemi. A cercare di recuperare quel tessuto, spesso strappato, che in realtà dovrebbe essere il tappeto volante del centrosinistra e del Pd. E forse non lo è più, per nostra responsabilità, prima di tutto. E parlo di quella dimensione locale e però curiosa dei grandi cambiamenti, e di quello spirito di servizio per la propria comunità, desideroso però di rappresentare l’interesse generale. Chissà perché il Pd ha dimenticato quei luoghi e quei simboli. Chissà perché ha voluto abbandonarli. Chissà se li ritroverà.

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