E’ una battuta di Giulia non esce la sera, un film che parte male, poi si riprende, infine commuove. Merito soprattutto di Golino e Mastrandrea, della colonna sonora (e, soprattutto, della canzone finale) dei Baustelle e del fatto che Piccioni si libera strada facendo del manierismo con cui il film parte: ad un certo punto, come Giulia, riesce anche ad uscire dalla piscina metafisica in cui la trama sembrava costretta. «E’ facile buttarsi via», dice la canzone. Basta un attimo, un attimo che poi durerà una vita.

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