Oltre al gossip, e al vestito di Michelle, e a Beyoncé che canta divinamente, e al giudice che sbaglia e induce in errore Obama, vale la pena di approfondire qualche tema di rilevanza politica e culturale. Leggendo, ad esempio, il piccolo libro pubblicato da Reset, a cura di Giancarlo Bosetti, La mia fede. Come riconciliare i credenti con una politica democratica. Una lettura molto utile per chi, anche nel nostro Paese, cerca un dialogo e un confronto tra chi crede e chi non crede, all’insegna della difesa della laicità e, però, dell’apertura di senso verso il sentimento e il credo religioso. Nel discorso dell’Inauguration Obama ha richiamato questo aspetto, soprattutto nel confronto con la religione islamica, ben sapendo che esso vale universalmente. Un approccio, quello di Obama, che può ‘muovere’ qualche milione di voti, perché, così come negli Stati Uniti, anche in Italia, nel recente passato, i credenti hanno dimostrato di votare in larga misura conservatore. Ma, soprattutto, un punto di vista che cerca in qualche modo di rispondere al tema habermasiano della società post-secolare, e che può dare una nuova capacità di inclusione, all’interno della proposta democratica, di temi che hanno un’ascendenza religiosa. Molto lontano da Binetti, si capisce, ma molto vicino alla sensibilità di molte persone. Obama compreso.

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